Chiunque può sapere se l’aspirina è buona ma … a proposito della divulgazione scientifica

coverUn gruppo di lavoro dell’università di Medicina e Odontoiatria dell’università di Santiago di Compostela ha analizzato l’informazione disponibile sul web a proposito degli impianti dentali (Leira-Feijoo Y, Ledesma-Ludi Y, Seoane-Romero JM, Blanco-Carrión J, Seoane J, Varela-Centelles P. Available web-based dental implants information for patients. How good is it? Clin. Oral Impl. Res. 00, 2014, 15).

La conclusione è che l’informazione sul web su questo argomento è scarsa e inadeguata. Oibò, che scoperta verrebbe da dire.

Ma analizziamo la supposta conclusione.

Da un lato essa documenta la nota asimmetria informativa tra professionista e utente (per prenderla alla larga e non passare per corporativi). Nulla di nuovo, su questa asimmetria informativa si è fatta una montagna di demagogia negli ultimi anni, sostenendo che il paziente deve essere adeguatamente informato firmando moduli su moduli nell’utopia di un rapporto alla pari, democratico tra medico e paziente che portasse finalmente alla morte dell’odiosa, odiata e antiquata medicina patriarcale.

Risultato nei paesi più avanti in questa democratizzazione: che nelle cure mediche il costo dell’assicurazione è in continua crescita e rende spesso proibitive le cure stesse per i pazienti della classe media! Alla antiquata medicina patriarcale fondata sulla fiducia tra medico e paziente nella quale l’unica spesa era quella per l’onorario del medico e per le medicine, si è sostituita una medicina nella quale si devono pagare gli esami preventivi senza i quali nessun medico apre bocca per non essere accusato a priori di malpratica  superficiale, il personale amministrativo che deve fornire, far firmare e archiviare i moduli di consenso da dare in pasto all’inesauribile voracità dei roditori, le assicurazioni e tutta la prassi correlata atta a dimostrare ad un giudice prevenuto che quel medico non era un semplice medico, ma un genio della sanità!

Dall’altro però la rottura dell’alleanza terapeutica medico-paziente ha creato un vuoto riempito rapidamente dai soli che ne avevano interesse: le imprese commerciali. Il web è stracolmo di informazioni commerciali di chi produce questo o quell’impianto, di chiunque abbia un qualche interesse a vendere, tanto stracolmo e inflazionato che la presenza di chi lavora con passione, per passione e compassione, è del tutto sommersa e silenziata.

In questo panorama è chiaro che il cittadino ha difficoltà a trovare informazioni neutrali e non interessate. Ma questa difficoltà non è solo colpa dei professionisti che non hanno l’interesse o le risorse per opporsi all’industria, ma anche dei cittadini che non sono in grado di riconoscere il micro-sito web sorretto dalla passione dal mega network retto dall’interesse.

Noi Slow Dentistry facciamo la nostra parte. E crediamo di non doverci rimproverare nulla.

Website Pin Facebook Twitter Myspace Friendfeed Technorati del.icio.us Digg Google StumbleUpon Premium Responsive

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

WordPress Anti Spam by WP-SpamShield