Le bufale del Sole 24 Ore e lo zucchero del chewing-gum

Il Sole 24 Ore riferisce di questa ricerca pubblicata su una rivista scientifica (vedi qui) on line dell’Università di San Paolo (Brasile).

gommaIn sè la ricerca è molto interessante, ma è molto interessante anche la malainterpretazione del Sole. Ovvio che in un articolo divulgativo non si può pretendere la precisione scientifica accademica, ma si può essere semplici senza dire falsità!

La ricerca è interessante perchè fa questo ragionamento: il chewing gum in 10 minuti di masticazione rimuove circa il 10% dei batteri presenti in bocca, ma l’analisi dei batteri rimossi dimostra che non sono gli stessi che si trovano nella saliva, cioè i batteri del microbioma aderente allo smalto dentario è maggiormente rappresentato. Anzi, c’è differenza nel tipo di batteri intrappolati addirittura tra le due gomme testate. Cioè: l’azione masticatoria disgrega la pellicola acquisita e la gomma intrappola i batteri, ma i batteri intrappolati variano a seconda della gomma! Questa osservazione è interessante in quanto si potrebbe ipotizzare la produzione di gomme da masticare che modifichino la microflora orale, spostando l’equilibrio verso specie non patogene!

Ovviamente l’interesse dei ricercatori non era nè nella diminuzione del numero batteri in bocca (il 10% di batteri rimossi è una percentuale irrilevante, con un tempo di replicazione di 20 minuti è evidente che il 90% rimasto impiega meno di 10 minuti a riempire il vuoto) nè nella possibilità di veicolare farmaci antibatterici aspecifici. La cosa notevole è invece la nuova prospettiva “ecologica” della ricerca contemporanea: il punto non è eliminare gli altri esseri viventi con cui condividiamo l’esistenza, ma di influire sulla loro struttura, composizione, di alterare in modo a noi favorevole l’ambiente. Insomma: si tratta di fare una guerra mirata ai nemici, di eliminare i terroristi e non semplicemente di radere al suolo il territorio come facciamo oggi con le terapie antibiotiche aspecifiche.

Al contrario l’articolista del Sole prende fischi per fiaschi, riportando affermazioni delle quali nell’articolo non c’è traccia o perlomeno non nell’ottica da lui interpretata:

  • il chewing gum rimuove tanti batteri quanto il filo o lo spazzolino. Va bene, ma questo in sè non è un obiettivo, è solo un punto di riferimento per capire che grosso modo gli ordini di grandezza si equivalgono.
  • il chewing gum deve essere senza zucchero. Falso: è dimostrato non solo che la presenza di zucchero non modifica l’azione del chewing gum nell’ambiente orale, ma neppure l’eventuale presenza di sostanze antibatteriche specifiche.
  • la ricerca dimostra che nella gomma da masticare si trova una certa quantità di batteri, ma nessun ricercatore ritiene questa quantità rilevante, in forza della velocità di replicazione dei batteri, come detto sopra. L’effetto positivo della gomma da masticare è dovuto semmai alla rimozione della pellicola acquisita, dei residui di cibo e all’aumento della salivazione.

Viene da domandarsi se il Sole, oltre ad essere il giornale della confindustria e quindi della FIAT, sia anche il portavoce delle aziende che producono dolcificanti alternativi allo zucchero, perchè l’unica cosa che resta dalla lettura dell’articoletto è appunto il suggerimento di consumare chewing gum senza zucchero!

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