Così non vale: a proposito di autorizzazioni.

cover-Italian-Dental-Journal-08-2015-415x260Vincenzo Marra su Italian Dental Journal 8/2015 a pag.8 commenta la delibera regionale di cui abbiamo appena reso conto qui.

Come succede sempre non c’è attività più gettonata che saltare sul carro del vincitore, così scopriamo che dopo la “svista” della Bindi, che sembrava imporre le autorizzazioni a tutti i dentisti a prescindere dall’organizzazione e anche (hanno mal-interpretato) dell’invasività, tutte le “Regioni si adeguarono a questi distinguo (che cioè ad autorizzazione sono soggetti solo gli ambulatori e gli studi che fanno attività invasiva), a eccezione del Lazio”.

Oibò! A noi risulta che in molte regioni a tutt’oggi l’autorizzazione sia richiesta a tutti i dentisti, che in molti casi vengano inviati i NAS, vengano avviati procedimenti penali ex 193 TULS, e via aberrando.

Ma tutto sommato il tenore dell’articolo di Marra ci fa piacere: in fin dei conti a noi non interessa che ci dicano: “avevate ragione”. A noi interessa avere ragione e lavorare con meno cavilli possibile.

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