Contanti

SaccomanniIl Ministero dell’Economia e delle Finanze nei giorni scorsi ha diffuso una circolare circa l’uso del contante e la tracciabilità dei pagamenti superiori ai mille euro. Qualcuno ha proposto di abbassare tale soglia, ma al momento non c’è nulla di nuovo rispetto alla normativa precedente e già riportato nel Tom Manuale.

Tuttavia, per tranquillizzare chi venisse a sapere di questa circolare, ripetiamo in sintesi gli obblighi che ci riguardano:

  • per tutti gli incassi superiori ai mille euro si devono adottare modalità tracciabili: assegni, bonifici, bancomat o carta di credito.
  • il problema sorge con i pagamenti rateizzati: un servizio superiore ai mille euro va “tracciato” indipendentemente dalle rate in cui è stato suddiviso. Ad esempio una corona di 1,200 euro, pagata con un acconto di 400 euro e un saldo di 800, va incassata con modalità tracciabili per entrambe le rate.
  • Tuttavia probabilmente (probabilmente, perchè sinora non ci sono dati storici, non ci sono colleghi ai quali sia stato contestato tale comportamento) è possibile suddividere una prestazione nei suoi componenti costitutivi: ad esempio si può fatturare a parte prima la devitalizzazione, poi il perno, poi il provvisorio, poi la corona. In ortodonzia si può fatturare il compenso mensile considerando ciascun mese chiuso e finito in sè, come se poi il paziente potesse proseguire da un altro operatore. In ogni caso ci troviamo in una area grigia nella quale al momento è difficile avere certezze.
  • Gli incassi suddivisi artificiosamente per cadere sotto i mille euro, possono essere contestati.
  • Lo stesso discorso vale per i pagamenti: ad esempio gli stipendi o il compenso per l’odontotecnico. Ogni stipendio o parcella oltre i mille euro vanno tracciati.

Ad ogni modo, regola generale: nel dubbio è meglio tracciare.

Anche se è davvero stupido: se vogliamo (se vogliono) stanare i dentisti evasori, il problema non è come questi incassano le ricevute che hanno emesso (ma questa ricevuta, dott.Rossi, l’ha incassata in contanti, con assegno, bonifico o che altro?) ma come registrano i soldi che hanno incassato.

Ragionamento semplice. Ma non per tutti evidentemente.

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2 pensieri su “Contanti

  1. Ma se un paziente preferisce pagare un po’ alla volta e in contanti anche per molti mesi ( ogni acconto sotto i 1000,00 euro)saranno affari suoi o no!!!! e se io gli dico che non è possibile (molti pazienti anziani, e non, non sono in grado di fare un assegno o un bancomat) quello magari si incazza e cambia dentista e io dove vado a mangiare? Da chi ha fatto questa normativa per il quale andrebbe abolita la legge Basaglia? in ogni caso ad ogni fattura superiore a 78 (circa) euro va applicata una marca da bollo di 2!!!! Euro, non dimentichiamolo. Ma andiamo avanti: se io vado a cena o a pranzo più volte nel tempo e nello stesso ristorante e spendo più di 1000,00 euro in contanti il ristoratore finisce nei guai? Altro che legge Basaglia Siamo ormai alla canna del gas (tranne per le societa( con la ” s” minuscola e che nessuno sa chi siano , o fa finta di non saperlo per ovvi motivi) che fanno quel ca……. che vogliono.

  2. Dimenticavo: è ovvio che è meglio possibile tracciare anche per fini di contestazione professionale ma non sempre è facile perchè in Italia le carte vengono spesso clonate e chi le clona è praticamente impunito…a spese del titolare che difficilmente recupererà il maltolto per cui diventa diffidente e poi gli assegni sono difficili da compilare (chiedete a vostro nonno di farne uno per bene e vedrete) e soprattutto perchè le commissioni costano una tombola rispetto ad altri paesi. Non dimentichiamo infine che nella “fallita” Grecia il limite ai contanti è di euro 1500,00. Altro che canna del gas. Speriamo bene!

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