La CAO e la pubblicità sanitaria

La CAO di Padova ha organizzato un convegno sulla pubblicità sanitaria. Ecco come ne riassume le conclusioni il sito web DentalECM oggi:

Lorenzin_CaoSpesso ci troviamo di fronte a pubblicità aggressiva, falsata e fuorviante che attrae i pazienti come puri “consumatori”di prestazioni sanitarie. Questo avviene soprattutto in ambito odontoiatrico,dove “prezzi imbattibili” sono la faccia preoccupante di un mercato dove la qualità della prestazione non è sempre garantita. Continua a leggere

I furbetti della pubblicità

Bona1Groupon denuncia la FNOMCeO all’anti-trust per gli interventi degli Ordini provinciali nei confronti dei dentisti che pubblicizzano il proprio studio su Groupon.

Codacons denuncia Groupalia all’anti-trust per via della pubblicizzazione di una mastoplastica additiva a 99 euro (Groupalia  qualche giorno dopo precisa che i 99 euro non erano il costo della prestazione ma “il costo di un buono sconto del valore di 2000 euro”, per la cronaca). Continua a leggere

La Deontologia dello studio Stefanelli

34685ddLo studio Sefanelli segnala un approfondimento di Luglio dell’avvocato Silvia Stefanelli circa due sentenze della Corte di Giustizia della Comunità Europea e dell’Autorità Garante la Concorrenza e il Mercato. A parte l’increscioso inconveniente dei tanti errori di battitura (si dice ancora così nell’era digitale?) è opportuno soffermarsi sulla tesi centrale dell’avvocato Stefanelli.

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Pubblicità di Prestazioni Gratuite

Bona1Il Codice Deontologico contiene una serie di norme.

Chi non le osserva rischia un procedimento disciplinare.

Alcune norme sono chiare, altre meno.

Ma l’articolo 54 è molto chiaro: le prestazioni gratuite effettuate a scopo di accaparramento di clientela sono vietate. Perciò la pubblicità di prestazioni gratuite è vietata. Continua a leggere